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PER CHI VUOL BENE ALLA TERRA

Credo fermamente che il solo scopo della vita di un uomo nel secolo presente sia quello di adoperarsi ogni giorno incessantemente per far sì che dopo di lui, questo sia più bello e vivibile. Il resto essendo soltanto ideologia e fumo negli occhi. Oggi questo passa necessariamente dalla difesa della natura intesa come natura selvatica e natura coltivata. Il bravo giardiniere, il bravo contadino sono il migliore ecologista guardiano della biodiversita’. Riconoscere e sapere, riprodurre e diffondere, intessere una ragnatela armonica e capillare, parlante linguaggi diversi, dalle sfumature e dai riflessi più luminosi e cangianti, solo questo ci permetterà di conservare e migliorare il mondo. Scambiare semi e piante, diffondere conoscenze virtuose. Casolare per casolare, campo per campo, Valle per valle, orto per orto, balcone per balcone :dappertutto, ovunque si possa, solamente il movimento auto organizzato, libero, indipendente, creativo, di migliaia di individui capaci e tenaci, competenti, saggi, costanti, questa è la sola verde speranza per il pianeta. Il solo modo per spezzare le catene della costrizione del denaro e del potere. Il solo modo per sconfiggere il dominio ed il profitto passa per una relazione con la terra e con i terrestri diversa. Passa per lo scambio e con il baratto. Passa per la ricostruzione di un mutuo appoggio solidale. Ciascuno facendosi sempre più capace e industrioso, laborioso e creativo. Non può essere un fiore solo , non può essere un singolo orto a cambiare il mondo. Ma è dall’impegno vero e vitale di ciascuno che si infittisce e tesse la rete della vita. Condivisione. Solidarietà. Visione globale. Armonia tra tutti. La società diversa che potrà sola assicurare il futuro durevole, non passa dai consigli di amministrazione delle multinazionali. Non passa dal loro riverniciarsi di verde. Non passa neppure dai politicanti furbi e pronti a vendersi. Il futuro nostro e dei nostri figli passa dalla libera riproducibilità delle sementi. Passa dalla liberazione dei contadini di tutto il mondo dalle catene dell’oppressione della globalizzazione omologata. Il nostro futuro, unico futuro possibile, immaginabile, non ha bisogno di satelliti artificiali, Non ha bisogno di armamenti nucleari. Il nostro futuro ha bisogno di contadini liberi. Il nostro futuro ha bisogno di ortolani coscienti. Corpo a corpo con la terra. Mani alla zolla e sguardo alle stelle. Mente sgombra da meschinità. Mente volta alla grandezza del cosmo. Ma questo cosmo è qui. Questo universo grande e sconfinato passa da ogni singolo orizzonte. Ogni pensiero ed ogni azione. Ogni lettura, ogni riflessione passa dai nostri quotidiani e veri gesti d’amore. Un manifesto come questo si declina non con un colore solo. Ha mille lingue. Ha mille e più filosofie. È la religione verde della speranza declinata su questa terra a partire dalle singole zolle. Qui ed ora. Necessariamente coniugando bellezza e sogno. Coniugando bellezza e tenace determinazione. Tutto il resto sono specchietti per illusi. Nessun ideologismo. Solo autentica ineludibile bellezza. Solo questo può sconfiggere ignoranza e pessimismo. Avanti! Liberiamoci e liberiamo il mondo dai carrelli del supermercato. Facciamo di questa terra un giardino di bellezza.

30 maggio. Cranno. Teodoro Margarita

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