“…e sento che sono intorno nate le viole.”
Credo che anche ai miei alunni quest’anno succeda di avere questa sensazione: adesso che le ore di luce aumentano e le prime giornate di sole illudono che il freddo stia per finire sempre più frequentemente mi chiedono: “dai nostri bulbi comincerà a spuntare qualcosa?…quando ci porta a vederli?”
Sì, anche noi stiamo allestendo un orto nella nostra scuola e siccome lo abbiamo immaginato produttivo, ma anche accogliente, bello, pieno di colori, di profumi e in grado di adattarsi all’inclemente clima di Voghera, abbiamo iniziato a piantare bulbi di crocus, giacinto, narciso, tulipano, muscari che fioriscono in periodo scolastico, in estate vanno in riposo come noi e non ci chiedono acqua.
La pioggia e la neve ci hanno impedito ulteriori lavori. Siamo in attesa di poter iniziare ad estirpare le erbacce, vangare, zappare, rastrellare e seminare, ma nel frattempo i ragazzi disegnano il loro orto ideale e stanno scrivendo la storia di un orto che ha preso origine dagli scarti di frutta e verdura, dei suoi amici e dei suoi nemici. Sarà una storia con testo , disegni , fotografie e , spero, anche con una “morale”: la scoperta che il rispetto per il nostro pianeta e la vita può nascere durante gli anni di scuola media anche attraverso la cura di un orto, il trapianto di una piantina di fragole o la magia di un seme di zucca…
Ida Carena
Scuola Media “Plana”-Voghera
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