L'ORTO DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTALE (PISTOIA)

La settimana scorsa ho conosciuto a Pistoia due simpaticissimi maestri, Franca Manzoni e Bonaldo Agresti, che all’Istituto Comprensivo Statale di Montale, vicino a Pistoia, hanno realizzato un bellissimo "orto in condotta", ovvero un orto realizzato secondo il programma formativo di Slow Food.

LA CULTURA CONTADINA

Riporto una pagina di Lettera a una professoressa, scritto dalla Scuola di Barbiana (ed. LEF di Firenze) e dato alle stampe esattamente 40 anni fa. E’ una bella provocazione attorno al tema della cultura contadina.  Gianfranco Zavalloni

L'ORTO DELLA SCUOLA PRIMARIA DI VILLAZZANO (TRENTO)

Nella Scuola Primaria di Villazzano (Trento), c’è un orto di circa 130 mq, fornito di tutto il necessario per l’attività (piccoli attrezzi, bidone per il compostaggio, acqua per l’irrigazione), che è stato progettato già al tempo della costruzione della scuola.

CIPOLLE

Oggi, 14 febbraio, era una giornata tiepida e tersa. Ne ho approfittato per lavorare la terra, ripulirla dalle erbacce, togliere le gramigne e piantare cipolle e scalogni in un punto dell’orto dove, per fortuna, non avevo ancora sparso letame di pecora: cipolle e scalogni, infatti, non gradiscono affatto venire supernutriti!

GLI ORTI DI SLOW FOOD

Chi volesse creare un orto a scuola facendo riferimento a Slow Food, può mettersi in contatto con:
Progetto Orto in Condotta Slow Food
Ufficio Educazione del Gusto
Tel. 0172/419.696
email: [email protected]

DAI DIARI DI TOLSTOJ

Lev Nikolaevic Tolstoj amava il lavoro dei campi. Falciava, partecipava insieme ai figli al raccolto del grano, teneva di gran conto l’agricoltura. Ho trovato nei suoi Diari alcuni brani. Vorrei condividerli insieme a voi. Eccoli qui. (Pia Pera)

IL CAVOLO NERO

Mentre nell’orto le foglie frastagliate dei cardoni spuntano ammosciate dai fogli di giornale messi a mo’ di cappottino e i radicchi da rossi si sono fatti lividi quasi neri, è una bella soddisfazione ammirare subito fuori dalla porta di cucina, per nulla mortificato dai rigori di stagione, il cavolo nero (Brassica oleracea var. acephala).

LE LILIACEE

Le liliacee si chiamano così perché la loro è la famiglia del giglio, in latino lilium. Sono fra i pochi ortaggi monocotiledoni. Mentre le piante dicotiledoni si sviluppano a partire dagli apici fogliari, le monocotiledoni si sviluppano a partire dalla base delle foglie, ovvero spingendo in fuori, e verso l’alto, le nuove foglie. Ecco qui i principali ortaggi di questa famiglia.

LE OMBRELLIFERE

Le ombrellifere sono chiamate così per la forma a ombrella delle infiorescenze. Carota sedano e finocchio sono le più comuni nell’orto, ma la famiglia comprende anche il ginseng, la salsapariglia, le pastinache,  il sedano rapa, il prezzemolo e la velenosa cicuta. Sono tutte lentissime a germinare, per questo, per non perdere di vista il punto dove le abbiamo seminate,  è bene mescolare ai loro semi di ravanello, che sono invece di velocissima germinazione, e potremo cogliere quando carote e finocchi e tutti gli altri loro parenti avranno cominciato appena a spuntare.

CONCIMARE

In questi giorni sto lavorando con estremo piacere la terra dell’orto. Con la forca scalzo le erbacce, le getto nella carriola per poi portarle al mucchio del compost. Poi, sul terreno ripulito, spargo letame di pecora: il migliore che ci sia. Non è tuttavia l’unico concime organico possibile. Di seguito, poche informazioni di base sui componenti dei vari concimi e il loro uso.