Una nuova idea di verde sociale
Approvato il Progetto degli “Orti Sociali” per il Parco “Salvatore Buglione” di Napoli
Gianmarco Pisa
La cura e la promozione degli spazi verdi nei centri urbani, in particolare nelle città metropolitane, rappresenta un impegno civico di primaria importanza, non solo come misura di tutela ambientale e per la salvaguardia di “polmoni verdi” cittadini, ma, in particolare, come strumento di attivazione civica e di partecipazione popolare. D’altro canto, la mancanza di spazi verdi priva di potenziali luoghi di aggregazione e di socializzazione lo spazio urbano, rendendolo, di conseguenza, più povero e meno attraversabile.
Sono queste alcune delle premesse che hanno registrato l’attivazione del Tavolo Municipale del Terzo Settore della V Municipalità (Arenella – Vomero), la “Città Collinare” di Napoli, che ha dato vita ad una inedita e promettente sperimentazione di progettazione partecipata e condivisa, immaginando un possibile percorso di valorizzazione sociale degli spazi verdi e traguardando l’obiettivo della messa in condivisione di saperi e competenze per riguadagnare uno dei maggiori parchi cittadini alla sua vocazione primaria, ecologica e sociale.
Il Parco Agricolo-Didattico “Salvatore Buglione”, inaugurato dal Comune di Napoli nel corso del 2010, è, infatti, un’area verde di 10.000 mq, la quale unisce ad una propria, antica, destinazione agricola, testimoniata, nella parte superiore, dalla presenza di un agrumeto e nella parte inferiore, sebbene oggi ricoperta da piantagione spontanea da bonificare, da terrazzamenti ed alcuni pioppi, peraltro tipici del paesaggio agricolo dell’area nord di Napoli, anche una originale vocazione sociale, grazie alla presenza di un palco per rappresentazioni, un’area giochi dedicata ai bambini, spazi fruibili come “orti didattici” ed “orti civici”, fino a uno spazio utilizzabile al coperto, che può ospitare percorsi e laboratori di lettura e di socializzazione.
Non a caso, sono questi gli aspetti della progettazione sociale del Tavolo Municipale che, in particolare attraverso le associazioni “A Ruota Libera”, “Caraxe”, “IdeAzione” – Centro Studi di Ricerca Consulenza e Psicoterapia, “Operatori di Pace – Campania”, “Cento Passi”, “La Locomotiva – Cooperativa Sociale” e la Agenzia di Cittadinanza Collinare AC5, ha proposto un percorso destinato ad una valorizzazione sociale integrale del parco, attraverso interventi ed azioni di “orti civici”, come giardini solidali in cui sviluppare attività di convivenza civile e fruizione reciproca, a contatto con la natura e la comunità, sotto forma di spazi fisici in cui promuovere rispetto per la comunità e l’ambiente, approccio all’altro ed alla/e diversità, ripudio della violenza, sensibilità ai diritti umani, convivenza e fiducia verso l’altro-da-sé in chiave di reciprocità.
Attivato sin dal 2011, il laboratorio di progettazione partecipata rappresenta la proposta condivisa di un ampio pezzo del Terzo Settore del territorio e ha già definito alcune aree di intervento, nell’ottica della promozione integrata di funzioni civiche ed eco-solidali, tra le quali attività ludo-didattiche e ludo-ricreative per persone diversamente abili, orto-terapia a destinazione sociale, laboratori di cittadinanza attiva e counselling espressivo, scuole di pace e nonviolenza, letture nel parco. Tale percorso ha raggiunto un suo primo, importante risultato, con l’approvazione del progetto all’unanimità del Consiglio Municipale, con la cui collaborazione sarà ora definita una programmazione esecutiva, in modo da rispondere efficacemente ai bisogni del territorio, valorizzare i saperi del tessuto associativo locale ed attivare una vera sperimentazione-pilota, coerente con la vocazione del parco ed in linea con gli orientamenti già espressi dalle istituzioni.
Non bisogna dimenticare, infatti, che, appena nel novembre 2013, la Giunta Comunale di Napoli ha approvato tre delibere di interventi per la cura del verde cittadino, che prevedono, rispettivamente, l’approvazione di progetti esecutivi per 2 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei parchi maggiori (la Villa Comunale e i parchi Virgiliano, Troisi, Camaldoli, De Filippo, Scampia, Poggio, Nicolardi, Errico, Mascagna, Re Ladislao, San Gennaro e, chiaramente, Buglione); lo stanziamento di 100.000 euro per interventi a sostegno delle procedure di affidamento di aree a verde pubblico; ed un impegno di spesa, pari a 30.000 euro, per l’acquisto di essenze e di beni di consumo per incrementare le aree a verde cittadino.
Il progetto di “Orti Sociali” per il Parco Agricolo-Didattico “Salvatore Buglione”, dedicato, come noto, ad una vittima innocente della criminalità (la cui storia esemplare è ricordata, peraltro, in due volumi, rispettivamente del card. Crescenzio Sepe “Non rubate la speranza”, edito da Mondadori, 2008 e di don Luigi Merola “Forcella tra inclusione ed esclusione sociale”, pubblicato da Guida, 2007), con la sua proposta di integrazione civica e inclusione sociale, di pace e diritti umani, rappresenta pertanto un nuovo, significativo, passo per una più forte ed omni-comprensiva idea di partecipazione civica e di cittadinanza universale.