In questo periodo sui rami del Salice (Salix caprea) fioriscono i gattici, chiamati così per la loro morbidezza.
Sono i fiori maschili del salice che si dischiudono dalla gemma alla ripresa vegetativa, facendo intravvedere moltissimi peli grigio argentei che rilasceranno poi il polline.
I fiori femminili sono invece meno appariscenti e di colore verdastro.
E’ facile vederli facendo una passeggiata con i bambini perché il Salice cresce spontaneo lungo le strade e ai margini dei boschi.
I gattici, cantati anche da Giovanni Pascoli in una poesia, sono bianchi e diventano argentei quando sono illuminati dal sole. Nella loro maturità assumono un colore giallastro, dato dalle minuscole palline di polline.
Se li accarezziamo sono morbidissimi e con i bambini è bello osservarli con una lente d’ingrandimento per coglierne tutta la bellezza.
Una leggenda antica di origine polacca racconta di una gatta disperata perché i suoi gattini erano stati appena buttati dal padrone nel fiume. I salici affacciati sulla sponda impietositi dai continui lamenti della gatta, tesero i loro rami sul fiume e così i gattini vi si aggrapparono e si salvarono.
Se raccogliamo qualche ramo di salice in questo periodo si conserveranno a lungo, donando alla casa un tono di eleganza.