Cari amici,
eccoti mie notizie: sono diventata una “ortolana volante”. Giro per le scuole della regione con la mia forca a denti piatti e un cesto pieno di bustine, vasetti di semi e piantine varie. Ogni scuola presenta esigenze e condizioni particolari, come ben sai.
La “Duca d’Aosta” di Trieste è al secondo anno del progetto coordinato da Giuliana Gellini, che cura la parte relativa a educazione del gusto e alimentazione. Supportiamo le insegnanti anche con un corso di formazione che le aiuti a svolgere in autonomia le attività e i laboratori. Il finanziamento è assicurato dall’assessorato regionale alle attività produttive. Per arrivare a Trieste parto all’alba, alle 8 c’è già la prima classe che scalpita. Poi i gruppi si susseguono e passate le 13 rimango esausta e senza voce a guardarmi intorno, finalmente nel silenzio, compiaciuta del molto lavoro e delle abbondanti semine. Ripenso al primo impatto, la primavera scorsa: l’orto sembrava un’impresa impossibile, poca la terra e molta l’ombra. Il primo giorno di semina poi, fu una gelida mattinata di bora. Per farsi sentire bisognava gridare, il vento faceva volare via i semi e rovesciava i piccoli annaffiatoi… Quest’anno è andata meglio. E’ bello vedere gli squallidi e battuti terreni riservati alla ricreazione trasformarsi lentamente in orticelli e insieme ai bambini ripartire le aiuole, creare itinerari tra alberelli e cespugli appena piantati, tra bordure appena accennate (stanno spuntando bulbi e alcune aromatiche) che per il momento “vedo” solo io, dato che i fiori li dobbiamo ancora seminare. La festa del raccolto, tutti i genitori invitati alle degustazioni, quest’anno si svolgerà alla ripresa autunnale, visto che molti dei bambini frequenteranno l’adiacente centro estivo, fortunatamente con accesso all’orto. Così, oltre ai soliti ortaggi da raccolta primaverile, potranno coltivare anche quelli estivi.
Per coadiuvare le insegnanti cerco, seleziono e elaboro materiali e informazioni da utilizzare nella didattica multidisciplinare. Poche tra loro hanno l’energia e l’entusiasmo che meriterebbe ogni esperienza di orto scolastico. Poche ne intravvedono la ricchezza di opportunità. Guadagnarle alla “causa” è per me una delle scommesse più importanti. A presto.
Luisa
Luisa