Abbiamo conosciuto ad agosto Albert, l’insegnante che vive con la moglie Cristine, nell’area degli orti collocati nel Westor Park a nord est di Amsterdam. Abbiamo visto coi nostri occhi 540 dei circa 6.500 orti che ogni singolo bambino, ogni anno scolastico, coltiva.
Ne avevo sentito parlare in un convegno sugli orti scolastici nella regione Marche, all’Abbazia di Fiastra (Macerata) nell’intervento di Gerard Sotterland nel maggio del 2001. L’origine degli orti scolastici di Amsterdam risale agli anni ’20, dopo la 1° Guerra Mondiale. Realizzare orti in città era per la municipalità di Amsterdam l’occasione per migliorare la qualità del cibo delle famiglie olandesi. All’inizio si trattava di doposcuola. Poi le attività sono entrate a far parte dell’orario e dei programmi scolastici e così dal 1930 l’attività degli orti è parte integrante del programma delle scuole di base.
Ad Amsterdam attualmente ci sono 12 aree in cui sono coltivati centinaia di orti individuali. Ogni area è di circa 4000 – 6000 mq. Sono aree collocate all’interno della città e spesso si trovano presso parchi cittadini dove è possibile trovare percorsi naturali, sentieri, giardini per le farfalle, alveari, serre o vivai. In ogni area ci sono una o più aule e una residenza ufficiale per gli educatori. Spesso c’è anche una stalla, un laboratorio per gli attrezzi e una serra. I docenti, da un minimo di uno ad un massimo di tre per area-orti, si interessano delle lezioni settimanali dei bambini. In totale ci sono 26 maestri che si occupano degli orti didattici. Poi c’è un tecnico-guardiano per ogni area che si prende cura della manutenzione.
Abbiano conosciuto ad agosto Albert, l’insegnante che vive con la moglie Cristine, nell’area degli orti collocati nel Westor Park a nord est di Amsterdam. Abbiamo visto coi nostri occhi 540 dei circa 6.500 orti che ogni singolo bambino, ogni anno scolastico, coltiva. 10 metri quadrati dove fa crescere le proprie verdure, i fiori e le piante officinali. Cipolle, spinaci, prezzemolo, tanaceto, girasoli, fagioli, zucche… sono alcune di queste essenze. Le istruzioni per eseguire i lavori sono attinte da un "orto che funge da esempio", realizzato dall’insegnante. Ogni bambino può personalizzare con un segnaposto il proprio piccolo orto. Tre gli strumenti fondamentali ed essenziali: uno zappettino, un piccolo rastrello e un secchiello che serve per trasportare il compost, l’acque se dovesse mancare (in Olanda non manca mai!) e per la raccolta dei prodotti.
L’esperienza dell’orto, per i ragazzi, ha inizio in autunno, nell’aula, al chiuso. Alcune lezioni: per imparare a distinguere i differenti tipo di terreni, per capire cos’è la fotosintesi, per distinguere i semi.. Poi da marzo-aprile si va all’aperto, fino a ottobre. "Il nostro orto – ci raccontano Cristine ed Albert – esiste dal 1963 e noi siamo qui dal 1967 (allora Bert aveva i capelli lunghi, ora è un tenero signore sui 55 anni). Ogni anno ci sono più di 500 bambini che fatto l’orto qui. Arrivano singolarmente, in bici, o in autobus. Oppure vengono con tutta la classe. Le attività si svolgono al pomeriggio…Quella dell’orto è un’esperienza che, una volta nella loro esperienza didattica, fanno tutti i bambini di Amsterdam,ì. D’estate ci sono poi dei momenti di festa, in cui sono coinvolte tutte le famiglie, e si mangia tutti assieme. Si consumano così anche i prodotti dell’orto." Lasciamo Bert e Cristine dopo alcune ore. Ci hanno offerto una calda bevanda e ci siamo così riscaldati: l’Olanda è un paese ricco di sorprese e freddo anche d’estate. A volte.