Letture

CARI AMICI

Cari amici,
desidero parlarvi di un progetto in cui vorrei coinvolgervi.
Ortidipace (www.ortidipace.org;): un portale concepito come lo strumento a disposizione di chi si proponga di creare orti e giardini nelle scuole, oppure di coltivare orti in appezzamenti di terreni pubblici assegnabili su richiesta.

Ecco come è nata l’idea: dopo l’uscita del mio libro L’orto di un perdigiorno, sono stata invitata a tenere conferenze sul tema degli “orti didattici”, ovvero il meraviglioso esperimento degli orti tenuti dai bambini nelle scuole elementari e medie. Il primo invito mi arrivò da Gianfranco Zavalloni, preside della scuola di Gatteo, che da anni si dedica alla promozione degli orti didattici, cui ha dedicato anche un libro. Il secondo dall’architetto Vitaliano Biondi, creatore delle giornate di Guastalla e dell’Università dei Bambini.
Ho accolto con entusiasmo e gratitudine entrambi gli inviti, ma poi mi sono chiesta: perché solo lì? Perché non promuovere un numero maggiore di orti? E perché dovrebbero coinvolgere soltanto i bambini?
Quella degli orti didattici è una bellissima iniziativa: vorrei vederla crescere, perché è un’occasione unica di stimolare la consapevolezza ecologica in modo spontaneo, nella più completa libertà interiore, nel fare più che nel discettare, prendendo come maestro la stessa natura. In una parola, di lanciare dei semi.
Ho chiamato il portale orti di pace in contrapposizione implicita agli orti di guerra.
Orti, ma anche giardini, meglio ancora: orti come cuore dei giardini.
Come far sì che nelle scuole si possano creare orti e giardini?
Conto sull’esperienza di chi lo ha già fatto, per coinvolgere altri insegnanti, provveditori, giardinieri e paesaggisti capaci di dare una mano nella progettazione di un orto/giardino dove muovere i primi passi, emanciparsi dall’analfabetismo di chi non sa nulla di come cresce il cibo di cui ci nutriamo.
Se poi orti e giardini saranno pure “ecologici”, magari ispirati alla permacoltura, all’agricoltura sinergica di Emilia Hazelip, alla biodinamica, in una parola, a qualsiasi forma di agricoltura non danneggi il suolo, contribuisca anzi a svilupparne la fertilità, tanto meglio.
Impareremo come coltivare il cibo, i cicli delle piante e delle stagioni, che è possibile vivere senza produrre rifiuti; l’orto si troverà dentro un giardino che farà da fascia di protezione, ma sarà concepito anche come il luogo più adatto a sviluppare il senso del bello, dell’armonia, della pace.
Non vedo poi perché negli orti dovrebbero essere coinvolti solo i bambini, tanto più che l’anno scolastico non include alcuni dei mesi più produttivi e interessanti. Meglio sarebbe se sugli orti dei bambini vegliassero i grandi, affidando loro (magari alle nonne e ai nonni) la cura (e il raccolto) dell’orto nei mesi estivi.
Orti e giardini nelle scuole contribuiranno a trasformare la scuola in qualcosa di vivo di cui prendersi cura.

Ortidipace potrebbe poi, più avanti, costituirsi in associazione cui possa fare riferimento chiunque desideri creare orti e giardini di interesse pubblico. Un’associazione che metta a disposizione le conoscenze nella creazione degli orti/giardini, nell’organizzazione di seminari e conferenze per gli insegnanti che desiderino coinvolgere gli allievi nella cura di un orto/giardino, o anche ospitare rappresentazioni teatrali e artistiche capaci di coinvolgere gli spettatori nel senso della natura.
Cosa ve ne pare? Desiderate contribuire a questa iniziativa?

                                                                         Pia Pera