IL NOSTRO MANIFESTO IN SPAGNOLO
HACIA UNA RED DE HUERTOS DE PAZ
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"Orto di guerra: piccolo appezzamento che, in tempo di guerra, viene ricavato da un giardino o da un parco pubblico per potervi coltivare ortaggi, verdure, legumi e sfamare la popolazione.
Poter curare un proprio orto è una ricchezza senza pari. Un nutrimento per il corpo, sano e genuino, e un nutrimento per lo spirito grazie al contatto con la Terra.
Non so quale possa essere stata venticinque anni fa (ma anche ora!) la vita di un bambino di città, che vive in un appartamento. Il significato – fra l’altro – di appartamento è proprio quello di "appartarsi", "isolarsi". Credo che in città giochino comunque un ruolo predominante la strada, il marciapiede, la piazza, i portici, i giardini….
Da Gianfranco Zavalloni: Consiglio a tutti gli insegnanti o a coloro che decidono di farsi un piccolo orto, di prendere visione e consultare questo libro, uscito anni fa, per i tipi della LEF di Firenze.
1. L’orto si inserisce in un ciclo che possiamo definire naturale: mensa > residui della mensa e della cucina per fare compost > orto biologico per produrre ortaggi, cereali, frutti > i prodotti dell’orto per essere consumati in mensa.
Elena Campacci e Gianfranco Zavalloni sono stati recentemente in Catalogna alla grande fiera dei cestai. Ecco il loro racconto