Con i fiori della “Salvia pratensis” si può insegnare ai bambini un gioco affascinante e allo stesso tempo curioso: il “Gioco dell’ape”.
La Salvia pratensis si può vedere facilmente in questa stagione nei prati e lungo le strade di campagna. E’ una pianta spontanea, parente della Salvia officinalis, chiamata anche Salvia dei prati. E’ molto diffusa, cresce un po’ ovunque e fiorisce a fine maggio/inizio giugno con fiorellini blu, disposti lungo lo stelo, del tutto simili a quelli della Salvia officinalis che usiamo in cucina.
Come si fa il “Gioco dell’ape”? E’ molto semplice.
Il fiore di questa pianta ha una particolarità che lo rende molto interessante.
All’interno del fiore ha l’antera, sempre ben fornita di polline, che in realtà è un’antera “mobile” e, se sollecitata, si piega in avanti e indietro proprio come una molla!
L’insetto che si posa sul fiore, introducendo all’interno il suo apparato succhiatore, fa leva sull’antera, che si abbassa automaticamente e va a toccare il dorso dell’insetto, cospargendolo di polline, mentre lui ignaro sta succhiando il nettare!
Questo sistema viene messo in atto dalla pianta per facilitare la fecondazione dei fiori. Un sistema “furbo”, non c’è che dire, che permette alla pianta di diffondere il polline in modo sistematico.
Per giocare con la Salvia pratensis al “Gioco dell’ape” si prende un rametto di questa pianta e una pagliuzza d’erba.
Introducendo la pagliuzza nel fiore si vedrà l’antera che si abbassa e si rialza proprio come una molla.
Il polline cadrà e macchierà di giallo la pagliuzza. Se poi ci fosse la possibilità di vedere il polline e le parti del fiore con una lente d’ingrandimento il gioco sarebbe anche utile per scoprire il mondo piccolo ma meraviglioso del fiore.
E’ bello, almeno ogni tanto, mettersi nei panni di una piccola ape in cerca di nettare….
Nadia Nicoletti