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LA FESTA DI SAN MARTINO

L’11 novembre si festeggia San Martino e i tre giorni che stanno intorno a questa data vengono ricordati come “Estate di San Martino”.

La tradizione colloca infatti in questo periodo alcuni giorni con sole tiepido e temperature leggermente più alte, raccontate nella leggenda di San Martino.

Martino era un soldato romano che proprio l’11 novembre trovò sul suo cammino un mendicante seminudo e infreddolito. Colto da pietà Martino scese dal suo cavallo e con la spada divise a metà il mantello che portava, dandone un pezzo al povero perché potesse anche lui ripararsi dal freddo. In quel momento il cielo tempestoso si aprì improvvisamente. Tutto si rasserenò e apparve un sole caldo.

Nella tradizione contadina San Martino rappresenta la fine dell’anno agrario: per quella data tutto il raccolto dei campi doveva essere portato a casa e gli attrezzi da lavoro ripuliti, oliati e messi da parte.

Nei campi potevano rimanere solo pochi prodotti (qualche spiga, qualche frutto…) lasciati ai poveri per la spigolatura o come cibo per gli uccelli.

Anche i semi per quella data dovevano essere raccolti e fatti seccare molto bene per poi essere messi da parte per le semine dell’anno successivo.

L’11 novembre si festeggiava nelle aie con musica, balli, caldarroste e vino. Durante la festa ognuno portava semi e talee da scambiare con gli altri e quel giorno era anche l’occasione per raccontare storie e aneddoti della stagione appena trascorsa.

Noi di Ortidipace abbiamo sempre caldeggiato e consigliato di festeggiare questa antica tradizione organizzando per l’11 novembre momenti di scambio di semi e talee, non solo tra gli adulti che coltivano per passione un orto, ma anche nelle scuole che hanno introdotto nella loro didattica le attività di orto e giardino.

Quest’anno sarà un San Martino diverso a causa della pandemia. Lo staff di Ortidipace vi farà presto sapere come si svolgerà lo scambio semi del 2020 e in quali modalità.

A presto.

Nadia